Il potere dell’intenzione

La maggior parte di voi sarà probabilmente d’accordo nel dire che questi ultimi due anni sono stati trasformativi, in un modo o nell’altro. Anche se all’inizio non ce ne rendevamo conto, ci hanno spinto a riconsiderare, riequilibrare, ridefinire le nostre priorità e ciò che conta nella nostra vita. Molti dei clienti con cui attualmente lavoriamo, stanno riscoprendo parti di sé lasciate in ombra per molto tempo e stanno notando cambiamenti, a volte radicali, del loro modo di pensare e vedere le cose.

Ultimamente, ho lavorato con molti clienti che all’inizio della nostra conversazione volevano sapere “che succede dopo, qual è la prossima meta”, anche se avevano appena ottenuto il lavoro dei loro sogni. Alla fine della sessione, però, si rendevano conto che tutto ciò che sanno e gli è dato sapere, è ciò che li rende felici e da loro energia in questo momento e con quali valori fondamentali vogliono che la loro vita sia allineata andando avanti. Si accorgevano anche che, quando sorgeva questa inquietudine, ciò di cui avevano più bisogno era fermarsi ad ascoltarsi per capire qual era il loro bisogno e desiderio profondo.

Quindi, con l’avvicinarsi della fine del 2021, fermiamoci e cerchiamo di connetterci con ciò che è veramente importante per noi. Dopo di che, chiediamoci: è ancora rilevante fare una lista di traguardi e obiettivi definiti per il nuovo anno, o forse c’è un’alternativa migliore?

Dalla lista dei buoni propositi allo stabilire un’intenzione

Come abbiamo già menzionato in un precedente articolo, la definizione degli obiettivi di fine anno suscita spesso ottimismo immotivato, aspettative irrealistiche, ricerca della perfezione e, a volte, sentimenti di ansia (e chi ha bisogno di una dose extra in questo momento?). In sintesi, va bene quando li imposti, ma mentre cerchi di realizzarli, la situazione potrebbe ritorcersi contro di te e causarti moltissimo stress. Inoltre, potresti sentirti in dovere di attenerti a qualcosa che magari tra qualche mese non ti interesserà più.

Con questo articolo vogliamo proporre un’alternativa, una piccola cosa che, in base alla nostra esperienza, va lontano: stabilire un’intenzione.

Il concetto di “intenzione” può avere un significato e una definizione diversi a seconda di chi lo propone e può essere aperto a molte interpretazioni. Qui vi proponiamo la nostra prospettiva.

La distinzione più importante da fare è che un’intenzione è diversa da una lista di obiettivi. La differenza fondamentale sta nel focus sul risultato delle tue azioni o comportamenti.

Quando imposti un goal, stai pensando di intraprendere una serie di azioni e comportamenti che ti porteranno al risultato desiderato, che è connesso consciamente o inconsciamente a una sensazione o stato che ti aspetti di provare quando raggiungerai quel risultato. In questo caso, presumi che un determinato comportamento o risultato corrisponda alla sensazione desiderata (tipicamente una sensazione di felicità e appagamento). Numerose esperienze e ricerche scientifiche, tuttavia, hanno dimostrato che questa correlazione è fallace, come abbiamo ampiamente esplorato nel nostro articolo 2020-Tempo per una nuova definizione di “successo” Parte II. Il concetto fondamentale è che di fatto non esiste una consequenzialità tra i due stati, e la sensazione di appagamento dipende solo da quanto allineato con i tuoi valori fondamentali l’obiettivo finisce per essere nel momento in cui lo raggiungi.

Innanzitutto, come abbiamo descritto nell’ articolo precedente, ricercatori hanno scoperto un condizionamento della mente nella previsione affettiva di un evento. In altre parole, non riusciamo a stimare la durata della sensazione che genererà un evento futuro, l’impatto emotivo di qualcosa che deve ancora venire. Generalmente, sopravvalutiamo questo impatto, sia per un evento positivo che negativo. La verità è che non possiamo sapere come sarà l’evento futuro, quali altre circostanze ci influenzeranno allo stesso tempo, o come le nostre priorità e le nostre esigenze saranno cambiate al momento dell’evento.

In secondo luogo, per una serie di circostanze, siano esse esterne (molto possibile in un mondo come quello di oggi così imprevedibile e volatile) o interne (le nostre priorità cambiano, noi cambiamo) potremmo non essere in grado di raggiungere ciò che avevamo in ​​mente. Questo spesso porta a sentirsi male con noi stessi e in colpa per quello che interpretiamo come un fallimento.

In terzo luogo, concentrarsi su qualcosa di specifico può farci perdere molta gioia e apprendimento lungo la strada, così come può portarci ad ignorare opportunità che si presentano spontaneamente, inaspettate e a cui non potevamo pensare nel momento in cui avevamo fissato il nostro obiettivo.

Che cos’è un’intenzione?

Vediamo ora come si presenta un’Intenzione, nell’interpretazione che proponiamo.

Innanzitutto, un’intenzione si concentra sul processo e non sul risultato. So che può sembrare controintuitivo. Alla fine, un risultato è quello che vogliamo, giusto? Ma la verità è che non possiamo controllare il risultato o quello che proveremo al raggiungimento di quel risultato. Non fraintendetemi, è meraviglioso avere una visione, ma il processo è davvero tutto ciò che abbiamo. Come viviamo la nostra vita ORA.

Nella meditazione, ad esempio, puoi stabilire l’intenzione di essere “completamente immobile, eretto, vigile e rilassato, concentrandoti sulla respirazione per 20 minuti”. Questo è tutto. Pratichi, giorno dopo giorno. Il risultato arriverà – in una forma che non puoi nemmeno prevedere, senza “cercare” qualcosa di specifico. Devi solo essere costante e dedicarti alla pratica e alla tua intenzione giorno dopo giorno.

Tradotto nel quotidiano, questo è come possiamo presentarci alla nostra vita. Le intenzioni, infatti, sono legate ai valori, e i valori sono diversi dagli obiettivi: non puoi “raggiungere” un valore, puoi incarnare un valore o allinearti a un valore.

Ad esempio, “fare nuove amicizie” è un obiettivo, mentre la necessità di “connessione” è il valore che sottostà a quell’obiettivo. Il bello è che, se guardiamo al valore anziché all’azione specifica, abbiamo molte più possibilità di allinearci con esso. Fare nuove amicizie, ad esempio, è un modo per stabilire una connessione, ma è solo una delle strategie su cui possiamo fare affidamento e, per di più, una strategia che dipende anche da altri fattori oltre che da noi stessi.

Ma se guardiamo alla ricerca di “connessione” di per sé, possiamo trovarla, ad esempio, facendo volontariato, iscrivendoci a un corso che ci appassiona con altre persone, a una piattaforma in cui discutiamo con gli altri un argomento che amiamo, con gli animali, nella natura, approfondendo il rapporto con gli amici che già abbiamo… e così via. Nessuna di queste azioni ci impedisce anche di fare nuove amicizie, ma guardare al valore anziché all’obiettivo ci apre più strade e possibilità per soddisfare le nostre esigenze.

Impostando un’intenzione facciamo un ulteriore passo in avanti. Conoscendo i nostri valori, cerchiamo di costruire una vita che sia allineata con essi, usandoli come una bussola, per darci direzione e aiutarci nelle nostre scelte. Invece che cercarli all’esterno però, iniziamo anche a incarnare i nostri valori. Ad esempio, se la “connessione” è uno di questi, possiamo portare la connessione nella nostra vita, non solo cercarla esternamente. Inizia con noi, non dall’ aspettare di riceverla dagli altri. Per fare ciò, stabiliamo l’intenzione di essere aperti, curiosi, compassionevoli, non giudicare, ogni giorno. Fondamentalmente rispondiamo alla domanda: Come posso aprirmi al valore della connessione nella mia vita? Come incarno la connessione nel mio modo di vivere? Come portarla agli altri?

La domanda più generale qui è: quali sono i valori più importanti nella tua vita ora?

Questa domanda è tutta tua da esplorare e la risposta tua da trovare. Quando la trovi, stabilisci la tua intenzione: lavoraci giorno dopo giorno con costanza e coerenza e la magia accadrà, senza che tu debba decidere nulla in anticipo, in modi di cui non sei ancora a conoscenza.

Scritto da Anna Gallotti & Selika Cerofolini

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