Quando ho iniziato la mia carriera di coach ho avuto la fortuna di avere un supervisore di fama mondiale, di grandi qualità concettuali e valore umano: Carlo Moiso (1945-2008).
Tra le diverse teorie che mi ha insegnato, spicca quella delle “5 i”, che vorrei illustrarvi in questo articolo e in quelli dei prossimi mesi per il suo notevole impatto nelle nostre vite di tutti i giorni in campo personale e professionale.
L’irreversibilità del passato è un’evidenza: il passato è costituito da ciò che non è più modificabile nel momento presente.
Tuttavia, il passato vive in noi attraverso i ricordi e le esperienze passate che condizionano gran parte delle nostre scelte, delle nostre azioni e delle nostre direzioni di vita. Eppure, non è sempre facile realizzare fino a che punto il passato ci influenza e quanto l’esperienza passata determina la nostra vita.
La quarta “i”, l’irreversibilità del passato, aumenta l’autoconsapevolezza e ci permette di misurare la dimensione emotiva e interiore degli effetti del passato su di noi e nella nostra vita. Serve anche a riflettere su quanto realmente VOGLIAMO che il nostro passato influisca sulla nostra vita presente.
La consapevolezza dell’irreversibilità del passato permette l’accesso alle seguenti domande, molto potenti per vivere pienamente nel presente.
Ci aiutano a misurare e rimettere in discussione il possibile impatto del passato sulla nostra vita di oggi:
Perdonare se stessi e liberarsi dai sensi di colpa
• Spendo molto tempo a rimproverarmi e rimpiangere le azioni o i pensieri del passato, piuttosto che rallegrarmi del mio successo e approfittare di ciò che ho oggi?
• Dopo un errore, mi concentro su quello che avrei dovuto fare, invece di trarre insegnamenti positivi e reagire?
• Spendo energia nel rimproverarmi fatti e pensieri del passato, piuttosto che concentrarmi nel trovare nuove soluzioni per il presente e il futuro, nella mia vita professionale e personale?
Perdonare gli altri
• Spendo molto tempo a rimproverare alla mia famiglia/ai miei collaboratori eventi o azioni passate, piuttosto che incoraggiarli ad andare avanti e trasmettere loro energia positiva?
• Sono più nella critica e la comprensione delle cause di un evento passato, piuttosto che alla ricerca di una soluzione efficace per il presente e per il futuro?
• Voglio che l’altro sia diverso da quelle che è, piuttosto che apprezzarlo cosi com’è?
Vivere meglio i lutti
• Evito la mia tristezza scambiandola con emozioni negative (come la rabbia), piuttosto che accettarla come un qualcosa di naturale e passeggero?
• Sono ossessionato da pensieri di perdita e di abbandono del passato, piuttosto che accettare che la vita è il cambiamento e il passato non c’è più?
Vivere il presente invece di idealizzare il passato
• Mi rifugio nella nostalgia di un passato positivo, piuttosto che vivere nel presente, anche se è più difficile, e investire nel futuro?
• Sono il tipo che pensa “era meglio prima”, piuttosto che superare le avversità attuali e vivere pienamente i momenti felici del presente?
Conclusioni
Il passato – soprattutto quando è fonte positiva di forza e fiducia in se stessi – ci può aiutare a sopportare meglio le situazioni a volte difficili del presente e liberare la nostra energia per andare avanti.
La consapevolezza della quarta “i”, l’irreversibilità del passato, ci permette di vivere nella gioia e nell’avversità del presente. Ci aiuta anche a crescere e sentirci più leggeri per trasmettere la nostra bella energia ai nostri cari e al lavoro.