Settembre 2021 sembra segnare il “ritorno al lavoro”, che per molti si traduce in un “ritorno in ufficio”. Ciò che questo significa varia a seconda dell’esperienza individuale, del paese in cui ci si trova, del sistema sanitario e della situazione sociale. Ma una cosa sembra emergere in maniera trasversale: la necessità di trovare un nuovo modo di lavorare insieme, che si adatti e rispetti le esigenze dell’individuo a livello psicologico, emotivo e fisico e allo stesso tempo promuova la crescita professionale, la collaborazione e il benessere dell’organizzazione.
Cosa può aiutare a creare uno spazio in cui ci sentiamo sicuri e ascoltati? Dove ci sentiamo accolti e sostenuti nelle nostre differenze, ma anche capaci di rispondere alle sfide emergenti? Noi abbiamo trovato la risposta nel Group Coaching.
Che cos’è il Coaching di gruppo?
Il Group Coaching è un metodo di apprendimento tra pari, strutturato in gruppi tipicamente di 5-6 persone e fondato sulla collaborazione trasversale. È finalizzato alla risoluzione di problemi, che vengono affrontati approfondendo la discussione e l’analisi intorno a temi chiave che un membro del gruppo, a turno, propone agli altri partecipanti. Questo metodo è stato ideato in Canada da un gruppo di medici per offrire la migliore assistenza possibile ai pazienti.
Io ne sono venuta a conoscenza molti anni fa, come metodologia di “co-sviluppo” creata da Adrien Payette e Claude Champagne, e da allora l’ho utilizzata per gestire team remoti, coinvolgere leaders, trovare soluzioni alle necessità quotidiane della squadra, sviluppare fiducia e responsabilità all’interno di un gruppo e del posto di lavoro e molto altro ancora. I partecipanti spaziavano da professionisti delle risorse umane a dirigenti, dipendenti e collaboratori esterni, e ognuno di loro esprimeva il desiderio di continuare il processo alla fine dell’esperienza.
In effetti, il principale merito del Coaching di gruppo è quello di rafforzare la collaborazione, che è uno dei pilastri del panorama aziendale odierno. Attraverso la collaborazione infatti si creano fiducia, legami forti e la capacità di connettersi veramente con altri esseri umani su più livelli, promuovendo un tipo più profondo di ascolto, presenza e senso di appartenenza. La comprensione reciproca della posizione dell’altro assicura l’insorgere di un autentico interesse e lo sviluppo di un più profondo senso di empatia.
Come funziona il Coaching di gruppo?
Tipicamente, nel Group Coaching si inizia creando un gruppo di 5 o 6 persone, composto da membri di squadre diverse o della stessa squadra (diciamo che il Team Coaching è una “sottocategoria” del Coaching di gruppo). A questo punto, il gruppo si incontra regolarmente, virtualmente o di persona. A turno, ogni membro del gruppo è un cliente o un coach. Quindi, se sei il cliente, sarai guidato dal resto dei membri del gruppo e se sei uno dei coach aiuterai il cliente designato. Quando sei il cliente, i tuoi compagni lavorano con te per risolvere un problema che hai scelto, esprimendo – uno alla volta, mentre gli altri ascoltano – il loro feedback, input o esperienza sull’argomento in questione, supportati da un facilitatore. Al termine del processo, il “cliente” che ha esposto il problema e ascoltato tutti gli interventi, è libero di porre domande, approfondire alcuni aspetti della conversazione e trarre le proprie conclusioni.
Quali sono i benefici?
Il Group Coaching presenta molti vantaggi:
- È ESPANDIBILE. Poiché la democratizzazione del coaching procede a tutta velocità e il coaching è finalmente accessibile a ogni livello dell’organizzazione, il Coaching di gruppo garantisce il vantaggio di avere un’ampia portata. Invece del coaching individuale, il Coaching di gruppo raggiunge più individui contemporaneamente. Ad esempio, ora che le aziende stanno sviluppando i propri coach interni, che spesso sono professionisti delle risorse umane, invece di lavorare con una persona alla volta, questi possono rivolgersi a 5-6 persone allo stesso tempo.
- È FLESSIBILE. Il Group Coaching è composto da un gruppo di persone di qualsiasi provenienza. Si può praticare il Coaching di gruppo con un team o con qualsiasi altro pari all’interno della stessa organizzazione o di organizzazioni diverse. Si può tenere la sessione da remoto o di persona, adattandola agli accordi del gruppo: i partecipanti infatti stabiliranno la cadenza con cui si incontreranno, quando e per quanto tempo. Il Group Coaching è uno strumento nelle mani di chi lo esercita. Estremamente flessibile, consente un’ampia gamma di possibilità.
- È INCLUSIVO. Ogni membro è fondamentale nel Coaching di gruppo, poiché porta qualcosa di nuovo sulla tavola con le sue uniche abilità, esperienze e punti di vista. L’inclusione è della massima importanza se si vuole trovare insieme una soluzione efficace. Ogni voce ha bisogno di essere ascoltata, anche se non corrisponde necessariamente alla nostra. Il Coaching di gruppo ha lo scopo di aiutare a riconoscere i diversi background, accettarli e usarli a vantaggio del gruppo. Poiché la valorizzazione e l’integrazione delle differenze e l’apertura all’ascolto degli altri sono fondamentali nella società contemporanea, il Coaching di gruppo offre una possibilità unica di sperimentare e costruire quel tipo di ascolto a partire dal posto di lavoro e, auspicabilmente, ampliare questa capacità ad ogni altra interazione.
- FAVORISCE L’AUTONOMIA. La dinamica collettiva promossa dal Group Coaching comporta la creazione di uno spazio in cui ogni membro è proattivo e consapevole del proprio impatto sul gruppo. Creare una tale dinamica richiede tempo, fiducia e tatto. Ogni partecipante prende un impegno con il gruppo, si rende consapevole dei propri limiti e delle proprie responsabilità, in modo da poter dare e ricevere feedback importanti pur nel rispetto dei propri pari e della loro sensibilità. Inoltre, svolgere a turno il ruolo del “cliente” e quello del “coach”, permette ai partecipanti di acquisire una completezza e un’autonomia rispetto al processo che lo rende replicabile nel quotidiano.
- FORMA NATURALMENTE UN MANAGER-COACH. Al giorno d’oggi un leader che vuole essere competitivo ha bisogno di possedere “coaching skills” – le abilità più richieste nel il 2021 – come ascolto attivo, domande aperte, intelligenza emotiva, comunicazione e collaborazione. Attraverso queste competenze i leader acquisiscono consapevolezza di sé e possono aiutare i propri collaboratori a definire i loro obiettivi e raggiungerli, amplificando il proprio impatto e facendo crescere i propri colleghi.
Infine, qual è l’impatto del Coaching di gruppo?
Lo Human Capital Institute e l’International Coaching Federation hanno condotto uno studio in cui hanno valutato una cultura aziendale basata sul coaching e il suo impatto in oltre 600 aziende. Nelle organizzazioni con una forte cultura di coaching, 2 dipendenti su 3 si considerano altamente coinvolti, rispetto alla metà nel resto del campione. Inoltre, il 51% di queste aziende ha mostrato guadagni superiori alla media nel proprio settore, contro solo il 38% nel resto del campione. Lo studio ha rilevato quattro indicatori principali dell’impatto del coaching: 1. miglioramento del lavoro di squadra, 2. maggiore coinvolgimento dei dipendenti, 3. aumento della produttività e 4. maggiore armonia nelle relazioni personali e sociali.
Sono 20 anni che facciamo Coaching di gruppo e i clienti chiedono costantemente più sessioni. Sentono l’evoluzione del gruppo e di ogni membro durante gli incontri. A poco a poco, il gruppo si fonde, le persone acquisiscono fiducia e gli argomenti diventano sempre più interessanti man mano che le persone si conoscono.
Ora che trovare un modo per lavorare insieme è una priorità, abbiamo bisogno di questo strumento flessibile e di alto impatto, che possa adattarsi a qualsiasi limitazione fisica e preferenza digitale, fornendo al contempo uno spazio sicuro in cui le persone possono imparare a condividere, collaborare e creare legami di fiducia per aiutarsi l’un l’altro e prosperare come collettivo.
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