L’inizio dell’anno è per molti di noi il momento di pensare ai buoni propositi: “Dovrei praticare uno sport, lavorare meno, stressarmi di meno, prendere un momento per leggere un libro, cominciare la dieta, consacrare più tempo alla mia famiglia, eccetera, eccetera.” In generale, il punto comune apparente o nascosto è “dovrei” perché vorremmo conformarci a un ideale di noi stessi che abbiamo formato mentalmente, in conformità ai modelli sociali in cui viviamo.
Spesso se non sempre, dopo due o tre mesi, questi buoni propositi passano in secondo piano davanti agli imperativi della vita quotidiana. Al momento del bilancio di fine anno ci ritroviamo a confessarci che “per cominciare la pratica sportiva non era certamente il momento opportuno perché al lavoro ho dovuto gestire un cambiamento importante nella mia squadra”, oppure “stressarmi di meno era missione impossibile al lavoro perché il mio servizio è stato di nuovo ristrutturato e ho dovuto ricominciare tutto daccapo”, e cosi via. Siamo molto bravi a trovare scuse perfettamente fondate, ma, confessiamocelo, siamo anche un po’ frustrati di non esserci riusciti per un altro anno di seguito!
In realtà, è perfettamente inutile provocare questa frustrazione perché i buoni propositi non possono essere mantenuti per definizione e sono negativi per noi, per tre ragioni principali.
1/ Innanzitutto i propositi aggiungono altri doveri alla nostra vita quotidiana che ne è già ricolma. E’ inutile e inefficiente aggiungere pesantezza quando le cose non vengono spontaneamente. Sarebbe meglio valutare con sano realismo la nostra vita, per capire se è il momento opportuno per cominciare una dieta o cercare di diminuire lo stress al lavoro.
2/ Dan Ariely*, professore all’Università di Duke negli Stati Uniti, specializzato in studi di comportamenti economici, ha dimostrato che, per natura, siamo esseri profondamente irrazionali: invece di scegliere soluzioni economicamente vantaggiose, siamo capaci di preferire soluzioni sfavorevoli. Per esempio, tra due soluzioni emesse, di cui una nostra e una di un’altra persona, prediligiamo la nostra, anche se completamente antieconomica rispetto all’altra. Siamo esseri sostanzialmente emotivi e talvolta abbiamo preferenze irrazionali e negative per noi. Così i fumatori continuano a fumare, benché conoscano gli effetti nocivi del tabacco. Sappiamo che lo stress non fa bene alla nostra salute, ma siamo capaci di creare noi stessi il nostro stress e rimanere in situazioni stressanti. Possiamo metterci sotto pressione dal mattino se decidiamo che “devo assolutamente prendere il treno delle 7:23”, mentre quello delle 7:32 sarebbe altrettanto propizio per iniziare bene la nostra giornata.
3/ Infine, l’abbiamo già detto, i buoni propositi in queste condizioni sono, non solo destinati a fallire, ma anche portatori di frustrazioni auto-generate. Ci faremmo del bene se ci risparmiassimo questo sentimento negativo per sostituire i buoni propositi con intenzioni e azioni positive.
Quali sono questi fattori positivi?
1/ Innanzitutto, vi invito a scoprire cosa vi fa veramente piacere e ad approfittarne nel momento presente.
Invece di conformarci a un ideale desiderato nel futuro, possiamo trarre più positivamente e semplicemente energia da una piccola felicità del momento.
Così, invece di dire “dovrei stressarmi di meno al lavoro”, ci gioverebbe maggiormente ascoltare il nostro corpo e sentire il calo di energia o il malessere di un momento di grande stress, per concederci una pausa ristoratrice: fermarci cinque minuti, prendere una boccata d’aria, parlare con una persona cara che può aiutarci a vedere la situazione in modo più posato e darci in poco tempo le risorse necessarie per andare avanti con un nuovo slancio. Allo stesso modo, “Dovrei fare sport” può trasformarsi in una passeggiata scendendo alla stazione della metropolitana precedente, in una giornata di sole, “dovrei passare più tempo con la mia famiglia” in una chiamata a nostro figlio per chiedergli com’è andato il compito in classe e incoraggiarlo (e non arrabbiarci se è andato male!).
In sintesi, invece di considerare rimedi grandiosi e irraggiungibili, è più efficiente moltiplicare le piccole azioni quotidiane che ci permettono di ottenere piaceri di ogni giorno e poco a poco trasformare la nostra vita più profondamente e positivamente.
2/ Due altre soluzioni semplici a situazioni positive e negative sono suggerite dal lavoro di Dan Ariely*, che ha dimostrato come ci abituiamo a beni e situazioni.
Possiamo desiderare con tutto il cuore una bella macchina nuova, e una volta posseduta, non fare più attenzione al piacere che ci procura, più rapidamente di quanto immaginiamo.
Possiamo usare questa capacità di abituarci a nostro favore, per arrivare a estendere la sensazione positiva di piacevoli momenti della nostra vita. Basta inserire interruzioni che ci impediscono di adattarci alla situazione confortevole, e che ci permettono di continuare a goderne gli effetti più a lungo. Ad esempio, un rapporto personale potrebbe essere più felice e soddisfacente, se la routine quotidiana fosse interrotta. Allo stesso modo, in periodo di dieta (come forse questo, dopo le grandi mangiate!) è più gustoso concederci un giorno di “pasto libero” in cui assaporiamo più volte una piccola porzione del nostro piatto preferito, per allungare l’effetto di gustoso piacere e darci coraggio per il resto della settimana.
3/Questo potere di rapida assuefazione può anche essere molto utile per superare meglio le situazioni a volte spiacevoli o difficili. Contrariamente alle situazioni positive, è meglio non interrompere un’attività che non ci aggrada. E’ preferibile eseguirla in una sola volta, perché più ci immergiamo, più ci abituiamo e il compito sembrerà meno gravoso.
In conclusione, per il nuovo anno, facciamoci del bene, semplicemente e tutti i giorni. Invece di grandi risoluzioni che non metteremo in pratica e procureranno frustrazione, diamoci il tempo di goderci i piccoli piaceri del presente, di estendere nel tempo il piacere delle situazioni positive e accorciamo quanto più possiamo i compiti spiacevoli.
Vi auguro un Buon Anno di gioie prolungate!
* http://www.danariely.com